martedì 18 dicembre 2012

5+5

Sono giorni molto difficili. Non voglio nemmeno spiegare perché. Ma sono molto difficili. Se provo a dormire, mi prende una tosse convulsa, tipo Violetta nella Traviata. Con la differenza che non sono una puttana e soprattutto non sono a Parigi. Più la seconda che la prima. Se non provo a dormire, tento di leggere, ma non ce la faccio, perché o mi rompo le palle, o mi rode che quella cosa non l'abbia scritta io. Se metto la musica sveglio i vicini. E le cuffiette non mi vanno. In tutto questo, da tre giorni a questa parte, il papa dice che sono una minaccia per la pace. Io.

Allora ho pensato: scrivo un post, almeno glasso un po' l'ego e poi buonanotte a tutti. Avrei una serie di argomenti in sospeso, per esempio la mediocrità di Carmen Consoli, l'estinzione del concetto di gay radar e il dress code lesbico, ma sono davvero troppo impegnati. In più, domani, la gente passerà la giornata a condividere video di Benigni, e questo no, non posso sopportarlo. C'è bisogno di leggerezza. Così stilerò una semplice classifica del perché le donne mi piacciono e del perché no.

Le donne mi piacciono perché:

1. Sono mammiferi. Possono fare bambini, ma anche non farli. Quasi sempre a loro discrezione, almeno nel mondo occidentale. Questo significa che da una donna possono nascere un uomo oppure un'altra donna, quasi sempre infelici, ma ogni tanto capita di no. Se le donne sono mammiferi allattano, quindi hanno le tette. Che secondo me, insieme ai lobi delle orecchie sono la più immensa creazione di tutti i tempi. Vai a sapere perché: ho sicuramente dell'irrisolto.

2. Vanno nel panico, ma spesso è un panico del tutto apparente. Nel senso che hanno appena iniziato a piangere e già studiano una soluzione, sempre che non l'abbiano già trovata. È una cosa miracolosa e ancora più miracoloso è il fatto che lascino credere agli uomini di avere enormi qualità nel problem solving.

3. Si vedono sempre imperfette.

4. Hanno una dolcezza intrinseca, anche le peggiori. 

5. Potenzialmente sono tutte accessibili. Il che per noi lesbiche è una grande cosa, a differenza dei fratelli gay, che devono vedersela ogni volta con: machismo, virilità ostentate e patetiche, istinti animali che noi abbiamo lasciato nella caverna di fianco alla pentola dei legumi, tanti tanti secoli fa. Se sei un ragazzino e ti piace un ragazzino, è un problema. Se sei una ragazzina e ti piace una ragazzina, puoi dissimularlo in moltissimi modi. Le bambine crescono tenendosi per mano, dandosi bacini e scambiandosi i leccalecca. Non ci sono barriere reali tra donne. Durante l'adolescenza ci si trucca e ci si vede nude. Poi a vent'anni non vuoi fartela una scopata? Basta essere strategiche. Io sono cresciuta senza tenere nessuno per mano, senza dare bacini, senza mangiare leccalecca, senza truccarmi e senza mostrarmi nuda. Tutto questo ha mosso enorme curiosità, ed è il motivo per cui le donne sono arrivate comunque: non si sentivano abbastanza al centro dell'attenzione.


Le donne non mi piacciono perché:

1. Quando sono cretine, lo sono irrimediabilmente.

2. Tendono a rinfacciare qualunque cosa, a distanza di anni. 

3. Sanno ferire con grande precisione.

4. Tendenzialmente vogliono sempre stare appiccicate, il che per me significa anche solo darsi la mano una o due volte l'anno.

5. Prima o poi ti lasciano. O le lasci tu. Che alla fine sei una donna, oppure questo non sarebbe un blog lesbico. 

3 commenti:

  1. C'è bisogno di un sacco di leggerezza, e meno male che mi hai strappato un sorriso con questo post :)

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  2. ti vorrei sinceramente ringraziare per il fatto che non te la tiri,quando potresti tranquillamente camminare in testa a molt* altr* blogger
    C.

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