mercoledì 2 novembre 2011

Chat amarcord.

Da adolescente sono stata un'incallita chattatrice. Dopo aver scoperto (per caso) una chat lesbica, avevo deciso di dedicare la mia intera esistenza a questa causa senza scopo. Ho trovato molte delle mie donne in chat. Non so se l'avete notato anche voi, ma ci si vergogna sempre a raccontare di aver trovato la propria donna in una chatline. Lo capisco. In sé è di una tristezza che lascia senza fiato, ma è pur sempre una soluzione valida.


Scopare è la meta, poi, come ci si arriva, è un dettaglio. Io avevo deciso di trovare donne stando comodamente seduta in poltrona, come un pensionato al suo decimo anno di inattività lavorativa. Ogni tanto sorseggiavo del te, come se qualcuna poi potesse vedermi. Era il duemila e le chat erano spoglie e grezze. Per almeno tre anni non ho fatto altro che chattare, scambiarmi il numero di telefono e incontrare, incontrare, di continuo.


Mi ricordo che a un certo punto mia madre aveva nascosto il modem, complice mio fratello. Io mi sono abbonata a un internet point. E tra un cingalese e un magrebino, continuavo imperterrita la mia attività peccaminosa di lesbica e internet dipendente. Poi è arrivata l'adsl e la possibilità di lasciare libero il telefono di casa stando contemporaneamente al pc. Il resto è storia che conosciamo tutte.


Potrei scrivere pagine e pagine sui miei incontri al buio, e di certo non mancherò di riportare i più significativi. Non farò nomi solo perchè non me li ricordo. 


Sono tornata in una chat, qualche mese fa. Rimane il refugium peccatorum di chi resta improvvisamente sola ed è troppo povera per bere sufficienti Long Island da affrontare una serata lesbica qualunque. Non è più come una volta. Skype e Facebook sono diventati i nemici numero uno dell'anonimato e del mistero da chat. Ci si scambiano i contatti ed è subito faccia, corpo, taglia di reggiseno, gusti musicali, attività del giorno. 


Ci si scambia tutto ancora prima di darsi qualcosa. E questo non sarebbe nemmeno male, se non fosse che le facce di turno sono spesso incompatibili con i propri gusti. Inguardabili, se vogliamo. E allora si lascia perdere. Una bottiglia di Montenegro al supermercato non è ancora un bene di lusso.

4 commenti:

  1. "Potrei scrivere pagine e pagine sui miei incontri al buio, e di certo non mancherò di riportare i più significativi. Non farò nomi solo perchè non me li ricordo. "

    Io aspetto con trepidazione questo post :)

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  2. E pensare che io cercavo l'amore nelle chat. Era l'unico modo, nel mio paesino di mille anime, per conoscere persone "come me" e fare advances senza vergognarmi. Però tante storie che mi lasciavano solo il retrogusto amaro in bocca. Poi ho scoperto i forum ^^ ... ed è stato amore a prima vista! (o forse anche prima... a prima chiamata...)

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