sabato 4 febbraio 2012

Diario e monnezza.

Ogni tanto mi viene sta cosa per cui devo riordinare i miei libri. Mi arrabbio molto, perché ce ne sono un sacco che non trovo più e niente mi fa incazzare come non trovare le cose. Però io sono una disordinata patologica, e sono convinta che la rabbia mi venga più dal fatto di voler mettere ordine che da quell'altra questione di non trovare i libri che cerco. Dopo dieci minuti mi passa tutto, penso che in fondo un giorno magari nemmeno troppo lontano morirò, e quei libri non varranno più niente, come tutto il resto. E mi rassicuro.


Prima, mentre cercavo un Vonnegut, ho visto un piccolo quaderno con la copertina rigida, verde acqua. Un monocromo, non so se esistono ancora. L'ho aperto, e ho scoperto essere un diario di quando avevo diciassette o diciotto anni. Nonostante l'imbarazzo, non ho saputo resistere e ho scoperto cose di me che non avrei mai immaginato. E ho ricordato il mio primo tradimento. È stato catartico. Non mi sputtanerei, se mi fregasse qualcosa della me di allora. Ma quello che ero non esiste più e quello che sono ora tra poco non avrà più nessun perché e quindi tanto vale farla finita con questo diario. Dopo che avrò finito di scrivere il post finirà nella spazzatura insieme all'altra carta che non mi appartiene. E tra Io donna e Internazionale verrà mandato al macero e addio ricordi, addio quaderno, addio stupidi tentativi di fare ordine.


"Emma è andata. Sono di nuovo libera. Emma è troppo troia, non mi va di essere presa in giro. Orgoglio e dignità sempre. Sara". Mi firmo pure. E il diario finisce lì, nemmeno a metà. Poco sopra c'è chiaramente una frase di Kurt Cobain. Cazzo, Emma, robe da matti, quasi me l'ero dimenticata, Quanto avevo sofferto. Avevo sofferto così tanto, che a un certo punto avevo decretato fosse moralmente ingiusto stare così male e allora avevo smesso di soffrire. Bei tempi, quelli in cui si aveva ancora un minimo di controllo. Di orgoglio e dignità appunto. Be, insomma. Innanzitutto Emma era brutta. Piaceva, è vero, ma rimaneva oggettivamente un cesso. Culo grosso, pelle mediocre, capelli come ce ne sono tanti, belle scarpe, quello sì. Ricca e con una bella casa pagata dai suoi, quello sì. Ma pur sempre un cesso agonistico. Era una storia infernale e poi aveva un odore che mi lasciava indifferente. Ma ero innamoratissima. Forse proprio del suo farmi schifo, andate a saperlo. Bè, sta di fatto che durante le vacanze di Natale lei, universitaria fuori sede, se ne tornò al suo bel paesello nel sud Italia e tanti saluti. Io ne ero felice, perché mi piacciono tanto le donne, ma soprattutto mi piacciono quando si allontanano. Bè, ci si sentiva e scriveva e poi gennaio era arrivato in fretta. Io traducevo le mie versioni di compito e fuori nevicava e lei sarebbe tornata. 


Io allora avevo deciso di farle una sorpresa ed ero andata sotto casa sua. Non è mai arrivata. L'avevo chiamata un bel po', ma il telefono era spento. Sono rimasta ore al gelo. Poi sono tornata a casa. Mia madre mi ha rispedito fuori a comprare del sedano. Sono uscita a comprare del sedano. E l'ho chiamata, ancora, che non si poteva mai sapere. E lei aveva risposto. Mi aveva risposto che all'aeroporto era andata a prenderla quest'altra tizia, che era poi quello con cui stava, ecco. Oltre che con me. E poi, già che c'era mi aveva detto che scopavo di merda. Mi ricorderò per sempre quel momento. Per tutta la vita. Io che guardo l'angolo bruciacchiato di una panchina gelida, con il sedano in mano e una tristezza nel cuore che non pensavo fosse possibile e un freddo che nemmeno se mi fossi buttata nel fuoco sarebbe cambiato qualcosa.


Bè, cazzo, dopo aver riletto queste pagine, mi sono ricordata tutto. E il fatto che io l'abbia dimenticato per tanto tempo non mi fa meno male. Ma soprattutto che io mi sia fatta gabbare da una che sembrava la Laurito. Non lo sopporto, non mi sopporto. E ora butto il diario. Penso che mi legga, e vorrei anche farle un saluto e fare pace.


E poi vorrei dirle che ho sempre preferito la sua coinquilina.

9 commenti:

  1. Ciao, ho trovato da poco il tuo blog e lo trovo davvero brillante. Capisco la situazione di cui parli perché mi ci sono trovata anche io in una simile (ed anche io preferivo l'amica!), Beh, peggio per lei, tu sarai più fortunata in futuro mentre lei rimarrà per sempre brutta! :)

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  2. forse erano gli "occhi" della finta Laurito che ti avevano gabbato ;) Ilenia

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  3. eh si, anna piaceva di più anche a me, però grazie al cielo ad emma non l'ho mai data. ;)

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  4. mazza che delicatezza sta Emma! degna della sua stazza

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Ma che ti ha rapita Emma e fatta a pezzi???

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