sabato 24 dicembre 2011

Rabbia, indifferenza, coming out. Non necessariamente in quest'ordine.

Non scrivo da tanto, è stato un dicembre movimentato. Ora è mattino presto, ed è la vigilia di natale: due condizioni che mi lasciano completamente indifferente. Prima, per scrivere, avevo bisogno di vedere cose, che ne so, le vecchie in metro, i barboni con le pustole, cose così, da bohemien appena uscito dal catechismo. E forse era davvero la curiosità, a muovermi, ed ero molto curiosa, per questo scrivevo tanto. Ora invece è la rabbia a farmi scrivere, e ci vado piano, perché il malox dopo un po' dà noia e il lexotan sa di bubblegum e ci sono momenti della giornata in cui proprio fatica a scendere. 


È una rabbia dettata dall'indifferenza, che dopo due montenegro torna indifferenza. E poi rabbia. Quando si scrive da arrabbiati è molto diverso, da quando si scrive da curiosi. Generalmente gli scritti dei curiosi sono pieni di colore e poi c'è sempre un lieto fine, e quando non è lieto si capisce che avrebbe voluto esserlo, ma sembrava di esagerare. Gli scritti da arrabbiati invece non lasciano scampo, che siano qui o su un muro. Tutti hanno il dovere di scrivere da arrabbiati, tutti dovrebbero demolire qualcosa. La rabbia è un bel sentimento, è come l'amore ma dà meno problemi. 


E ora scusate, ma penso sia arrivato il momento di affrontare la questione Tiziano Ferro. A dicembre si è visto ovunque, si è sentito ovunque, e io una notte l'ho pure sognato. Come qualcuna di voi saprà (sì, sì, anche voi radical chic del teatro del popolo), Tiziano Ferro ha festeggiato un anno da frocio decorato. Un anno bellissimo, pieno d'amore eccetera. Chiaramente tutto questo ha portato a un nuovo cd eccetera. Fan non ne ha persi, ragazzine lo seguono ancora, piace alle mamme, va a C'è posta per te, e altro. In un paese come il nostro, in cui la bruttezza è all'ordine del giorno, una situazione come questa appare irrilevante. Ovvero, Tiziano Ferro è un cantante del cazzo, che fa musica bassa e bazzica negli studi Mediaset e ora mangia la pasta che ti si fredda. Va tutto bene, è la solita vita. Qualche battutina su Spinoza, che tra un po' non farà più ridere nessuno, eccetera. Io invece trovo che questa storia di Tiziano Ferro sia portentosa, e per un attimo mi leva la pelliccia d'indifferenza e mi fa respirare. Ma che cazzo ha fatto Tiziano Ferro per non meritarsi il disprezzo di chi lo segue? Voglio dire, il fan medio ha passato la terza media solo perché ha promesso che il mese dopo avrebbe iniziato a fare il gommista. Tiziano Ferro avrebbe dovuto essere umiliato, lasciato solo, e avrebbero dovuto lasciare insulti molto peggiori sotto i suoi video o scatenare avvincenti discussioni a pomeriggio cinque. Invece sto fatto è andato giù a tutti. Se penso che mia madre dopo dieci anni ancora non se ne capacita. Io, che quando non so che fare inizio a salmodiare frammenti di Callimaco. Certo che a me la vita non ha dato proprio niente.


Ecco, dicevo, i fan l'hanno accettato, e il suo cd di merda stravende come al solito. Ho sentito parlare molto di lui anche tra la gente bene, quella che alterna Proust a Hornby intuendo solo qualche piccola differenza. Secondo queste persone che Tiziano Ferro sia gay o meno sono solo affari suoi, l'importante è che non ne scrivano su Repubblica. Già, lasciamo che Repubblica ci allieti solo quando la volpe della Tundra ha trombato con il lemming, allora. L'importante è che non monopolizzi l'informazione, che cazzo. Io invece penso che Tizianella abbia tutto il diritto di monopolizzare e farsi monopolizzare, perchè ha fatto una gran cosa, quel frocetto: è stato onesto. Che l'abbia fatto per vendere, o smettere di vendere, per esigenza, o per gossip, è irrilevante. Il frocio ha cantato davvero stavolta. 


E allora penso a tutti quelli e quelle che ancora non hanno cantato. Parliamo di Renato Zero? Due mesi fa su Leggo (scusate, ma il Manifesto non lo leggo in metropolitana, mi piace sfogliarlo nella mia garsoniere) Renato Zero affermava: non sono gay, ho sempre amato le donne. Sì, sui poster. E vai a vedere quanti gay ci sono ai suoi concerti. Ma la Nannini è peggio. Ogni tanto palesa bisessualità, la Nannini mi fa proprio schifo. Sono stata solo ad un suo concerto, erano tutte lesbiche. Ma non per dire. Erano davvero tutte lesbiche. L'anno scorso ci sforna una creatura senza padre. Ma con quali soldi ti sei pagata il primo camion? E tutti gli altri? Come si fa a smentire la propria omosessualità quando ci si campa? Fa schifo. Non andateci più ai concerti della Nannini, buttatelo via l'anello al pollice. E la Tamaro? Una delle autrici più mediocri della storia della letteratura mondiale che qualche anno fa spara qualcosa tipo, ho un'amicizia d'amore con una donna. Un'amicizia d'amore?? Ma cos'è? Te la scopi? Gliela lecchi? Vi tenete per mano? Cristo, io ho bisogno di sapere di chi mi posso fidare. Poi non ti leggo uguale, ma dimmelo, magari ti regalo. 


Ma che problemi hanno i gay a dire di essere gay? È la domanda più vecchia di sempre. Io stessa non lo sbandiero ovunque e questo blog è anonimo. Ma almeno non ci guadagno un cazzo. Ma io che problemi ho a dire di essere lesbica qualche volta? È molto importante, penso che ci si debba lavorare. Bè, io mi rispondo, sono affari miei. Invece no, non sono affari miei. Sono anche affari di tutti quelli come me, di quelli che non si nascondono, per esempio. Penso che nelle nostre esistenze, di nostro, ci siano solo un paio di cose e non c'entrino con l'orientamento sessuale. Ho rubato Mike Bongiorno? Ok, è un segreto. Sevizio i gatti? Eh, lo tengo segreto. Mi tira se spio i bambini giocare all'oratorio? E me lo tengo segreto cazzo. Ma se faccio pompini o arrivo addirittura ad amare qualcuno non me lo tengo segreto. Non è più tempo di segretezza, l'anno prossimo è l'ultimo.


E poi, meravigliosa creatura. Creatura? Ma che cazzo significa? Gianna, vai in culo va.

12 commenti:

  1. grazie, hai reso questa vigilia un po' più sopportabile, sto ridendo da due ore.

    Erin.

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  2. Janna l'ho vista io che si faceva un chitarrista superdotato dietro un tir l'estate del 90, altroché lesbica, ci piace pure il biscione!

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  3. va be ma il 90 non conta, quelle erano notti magiche.

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  4. LOL bisogna vedere se ha perso il vizio

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  5. E' bello averti ritrovata, PT (forse dovrei chiamarti "saffo?" mioddio). Comunque. Grazie, hai svoltato anche la mia vigilia :-)

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  6. Grazie, sei sempre spunto di riflessione, Ilenia.

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  7. Avrei voglia di scriverti buon natale, ma non sarò così cattiva. Dai, Tiziano e la Gianna possono dirsi anche alieni, non perderanno il seguito per questo. Penso però che anche noi, comuni mortali, possiamo raccontarci per come siamo senza timore dell'altrui giudizio negativo, agli altri non frega niente di noi, di tutti, indifferenza più completa verso l'altro, è questo il male.

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  8. vorrei commentare in modo intelligente, ma sto spalmando marmellata!

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  9. per la ragazza del commento n.9 che non si firma: il tuo commento non significa nulla ed è pieno di becero buonismo inutile da catechesi, senza contare il fatto che è scritto in un pessimo italiano, il giudizio è una delle facoltà più belle e difficili della ragione ma se non lo sai reggere a causa della tua inconsapevole (spero) forma mentis cristiana ho paura che non dovresti leggere certe cose. ciao ciao. Erin.

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  10. Be Erin, a me non sembrava un intervento buonista. Anzi, ha praticamente detto che qualunque cosa siamo, sono cazzi nostri. Un po' è vero. Più che buonista è drammatico.

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